Il documentario di Antonio Martino, scritto con Francesco Mollo e prodotto da Lago Film in collaborazione con Solaria Film, è il miglior documentario alla XIII edizione del Festival di Licodia Eubea, nel catanese. Dopo cinque giorni di proiezioni ed eventi collaterali, nel corso della serata di premiazione di domenica 15 ottobre, è il documentario “Askòs, il canto della Sirena”, ad aggiudicarsi il “Premio ArcheoVisiva”, assegnato dalla giuria internazionale di qualità al miglior film in concorso. Prodotto da Alessandro Giordano, scritto dal regista Antonio Martino e dal giornalista Francesco Mollo, Askòs, il canto della Sirena, racconta di un importante reperto archeologico e della sua incredibile storia fatta di scavi e vendite illegali, viaggi in giro per il mondo e infine del suo ritorno a casa, nel Museo Nazionale Archeologico di Crotone. Proprio a Crotone si sono svolte le riprese del documentario, realiozzate nel 2021 e 2022.
Non solo un lavoro di scrittura e immagine, ma anche d’inchiesta: le interviste a personalità autorevoli della scena archeologica e il materiale di repertorio fornito dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, avvalorano il racconto del documentario, portando alla luce la difficile situazione archeologica in Calabria e le motivazioni del costante maltrattamento del territorio. Queste le motivazioni con le quali si è espressa la giuria internazionale del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico: “È un film caratterizzato da un approccio registico sensibile e da una profonda conoscenza del linguaggio cinematografico. L’autore adopera con maestria e attenzione le immagini di repertorio, e le integra nel racconto in un modo organico che valorizza il lato emozionale della storia. La musica, sapientemente scelta, completa l’atmosfera del film, aggiungendo profondità al racconto”.
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