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Ritorno al mondo delle tenebre


La Romania, con i suoi miti pagani che si incrociano con quelli ortodossi e cristiani, ha generato una moltitudine di favole nere, favole oscure e terribili che fanno dell'uomo una figura inquietante e misteriosa, un misto di demoniaco vivente e umano non vivente.

Ogni villaggio Romeno, ogni comunità, ha mantenuto le proprie tradizioni orali raccontando, mistificando, per fare dell'esempio un monito e del terrore l'esito certo delle azioni violente.

Valentin conosce poche storie della tradizione folcloristica, ma molte sono quelle che di nuove ha conservato, vissuto, riportando nel cuore di una grande città, lontano dai paesini persi tra i monti e dalle terre agricole, una nuova tradizione di dannati, raccontando ai posteri, di bambini abbandonati, abusati, perduti poi in un dedalo di canali oscuri, i loro cuori anneriti dai fumi delle droghe "a buon mercato".

Valentin è il cantastorie moderno delle favole nere, favole laiche stavolta, figlie della dittatura violenta e castrante, favole che inneggiano l'inizio di una lunga serie di malvagità, ma soprattutto, tristezza, di quella miseria dell'animo umano che spinto al limite delle proprie possibilità, si svuota della sua dignità e del senso di vita da vivere attraverso le azioni.

Valentin ha trascorso con noi un'intera giornata a conversare, sovrapponendo i propri ricordi ai racconti dei suoi compagni di fanciullezza.

Così ha deciso di tornare da dove è venuto, controllare che qualcuno sia rimasto in vita o che, addirittura abbia cambiato strada, che, come lui, abbia avuto fortuna.

Proviamo a capire in che modo costruire con lui i tasselli e lo accompagniamo.

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